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  • Immagine del redattoreAgnese Caon

incontro scuole

Avere la possibilità di raccontare l’esperienza della vita, che parla attraverso l’acondroplasia e attraverso la disabilità che questa condizione comporta, permette di portare ancora più consapevolezza alla mia persona, al mio vissuto, a ciò che sto vivendo a quelli che sono i sogni e desideri che ancora si muovono dentro di me.

Si tratta di un impegno, di prepararsi ad incontrare e a raccontare l’esperienza e l’esperienza di vita rimane registrata dentro e per poter raccontare per poter scrivere c’è da vivere.

E’ meraviglioso vedere gli occhi, la mente che si apre, il cuore che attende quelle parole, lo sguardo che si fa curioso e le domande che si preparano per poter essere espresse:

Quanto grande diventerai?

La tua infanzia come è stata?

Cosa hanno pensato i tuoi genitori?

Come hai vissuto gli anni della scuola?

Come hai scelto la scuola superiore?

Le tue sorelle come sono?

Come ti sei trovata al lavoro?

Come hai fatto a prendere la patente?

Hai avuto e hai degli amici?

Come ti senti ora e cosa altro hai da realizzare dentro di te?

Queste e tante tante altre sono le domande che mi sono rivolte, e io ho piacere a rispondere perché ora non c’è più nulla da nascondere.

Se volete sapere come è andata… ve lo racconto nel prossimo post…

Ora mi rivolgo a te… che hai letto… Che cosa altro ti incuriosisce? Permettiti di fare una domanda, di rivolgere una parola, di scrivere una frase… permetti di esprimerti, ti attendo nei commenti o in Direct. #giornatainternazionaledisabilità


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