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Ciao, Sono Agnese!

In questo sito puoi trovare il racconto della mia esperienza di vita e quello che considero la mia piccola parte per far scoprire il benessere e il proprio essere.

Agnese Caron Resana

L'Anno della Vita

I miei genitori sono sposati da 6 anni e hanno già una figlia, il desiderio di avere la secondogenita è grande, tanto che a settembre arrivo io, prima di atterrare però nel lungo viaggio della gravidanza e più precisamente al settimo mese viene comunicato ai miei genitori che ci sarebbe stata una complicazione, bisognava scegliere se portare avanti la gravidanza o fermarsi lì. Decidono di arrivare al 9° mese ignari di ciò che sarebbe successo poi, di quello che si prospetta di fronte. Di prima mattina del giorno 10 vengo alla luce in maniera tempestiva, senza far attendere nessuno e senza dare il tempo a mio padre di arrivare in ospedale. Lui mi conoscerà dopo poche ore, e da li inizia per loro un nuovo cammino, la seconda figlia femmina che nasce con qualcosa di diverso, ero fisicamente in pienissima forma 3.880 kg e 52 cm, ma le ossa non erano normali. Nulla di preoccupante per quel momento, tanta gioia sicuramente nell’avere un’altra figlia. Dopo la naturale degenza, torniamo a casa, i primi mesi non sono stati semplici perché ho avuto di tutto otiti, perforazione del timpano, varicella, morbillo, tutto ciò che un bimbo in quegli anni ancora poteva prendere, ma i miei genitori non hanno mai smesso di seguirmi e cercare il meglio. La vita procede, in piena forma fisica perchè mi nutrivo di tutto e non avevo grosse problematiche, all’età di 3 anni inizio la scuola materna e da li i primi sguardi che cercano di capire cosa succede ma tra piccolini ci si intende subito e non c’è molta differenza, non ho ricordi ben chiari di cosa altro sia successo in quegli anni tra la nascita e nei primi 6 anni di vita, so di aver avuto delle complicazioni, essere stata visitata da medici di Verona, Treviso e Padova ma nulla di così grave.

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Infanzia, Adolescenza e la Strada Verso il Lavoro 

Cominciano le scuole elementari, le maestre subito intendono farmi seguire da un’insegnante di sostegno ma i medici e il centro di logopedia convennero che non avessi bisogno di un sostegno scolastico, ma piuttosto di un sostegno pratico, cosi mio padre modifica una sedia con uno scalino che si alza e si abbassa a seconda della crescita delle gambe. Tutto prosegue bene, sono stati gli anni più belli di scuola che io abbia trascorso, molto probabilmente perchè ero ancora molto ignara di quello che era la mia vita, ero si più bassa di tanti altri miei compagni ma non ci sono mai stati grossissimi problemi di confronto. Passate le scuole elementari, passiamo alle scuole medie, qui si vede e si sente che si cominicia a crescere, la differenza con gli altri miei compagni è sempre più evidente, e io divento sempre più riservata e silenziosa, intraprendo così un percorso con una psicologa del centro neuropsiachiatria infantile, con la quale mi trovo molto bene e riesco ad interagire meglio con i compagni, gli amici e i professori.  Rimane nel cuore ciò che con passione è stato seminato e con spirito di vita buona viene raccolto.  Durante l’anno di 3 media dobbiamo scegliere la scuola superiore, la mia dedizione agli altri era grande e volevo diventare assistente sociale ma i professori insieme ai miei genitori decidono di farmi cambiare idea e scegliere per me una scuola, a loro dire più adatta.   Lungo questi anni e soprattutto ora che sono in bilico nell’adolescenza iniziano le prime fatiche fisiche e i primi dolori, non sono ancora troppo invalidanti, comincio a camminare poco, sempre meno e a fare fatica, ma cammino, concludo le scuole medie, e vado pure in camposcuola, perchè a settembre ci sarebbe stata la Cresima.  Inizia la scuola superiore, per me anni davvero molto duri e intensi, però raggiungo l'obbiettivo: un diploma e la possibilità di un lavoro. Tante porte in faccia, e CV rifiutati solo perchè avevo un 60% di invalidità civile.

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