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  • Immagine del redattoreAgnese Caon

#ciòchenonsiconoscevaesplorato: racconto l’essere donna nella disabilità .

Aggiornamento: 5 set 2022

Partiamo dal linguaggio tutto rivolto al maschile. Nel caso di un portatore (ecco vedete? Il linguaggio antepone sempre il maschile al femminile!) di disabilità. L’immagine della femminilità è rimasta oscura per me per molto tempo, relegata in un luogo in cui era vietato l’accesso. Diventi donna quando inizia il ciclo e per me è stata una scoperta, non sapevo nulla e nessuno mi aveva spiegato cosa stava capitando al mio corpo. Avevo parecchie curiosità e la sensazione che porre questioni di questo genere fosse inopportuno. L’alone di segretezza e di vergogna che ricopriva le questioni inerenti i cambiamenti del corpo che stavano avvenendo, mi portava a ritenere che era meglio passare sotto silenzio. Parlare di sessualità, di rapporti uomo/ donna era ovviamente fuori discussione. Vorrei fare un inciso: credo che sia ancora oggi un argomento tabù la sessualità per i portatori di disabilità, intendo qui tutti coloro che hanno difficoltà di una certa gravità. C’è un rifiuto nell’immaginario sociale, quei corpi non corrispondono a ciò che l’immagine di prestanza, bellezza, giovinezza autorizzata dalla collettività, collega alla desiderabilità e alla sessualità come espressione di attrazione corporea. Credo che in alcuni casi sia veramente difficile scalfire questo tabù. A tutti gli effetti la sessualità è una fonte di benessere e una significativa forma di comunicazione tra le persone. Attraverso la dimensione corporea proviamo e cerchiamo di esperire quella connessione profonda con noi stessi che passa attraverso la comunicazione empatica con l’altro. Nel mio caso, ci sono voluti anni perché arrivassi a considerare legittimo il desiderio di contatto fisico con l’altro. Senza il percorso seguito, non sarei mai giunta alla consapevolezza di oggi, tantomeno a capire quanto il corpo sia importante e comunichi ciò che abbiamo dentro con precisa e immaginifica capacità. #consapevolezza #disability #donnedisabili #awareness #myself #corpo #disabilità #acondroplasia #acondroplasiasinlímites #acondroplasiaisnotalimit #interventoallungamentoarti #blogger #stories #libro #ilmondoa130cm





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