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Cammina, non correre

Immagine del redattore: Agnese CaonAgnese Caon

Capisci che avere coscienza di sé, vedere che le cose funzionano, rendersi consapevoli della strada percorsa rende possibile il cambiamento e la realizzazione di ciò che siamo, allora lì comprendi che la fatica e il tempo dedicato (insieme a molti altri fattori) vengono sempre ripagati, che le lacrime dolci o amare erano per lasciare qualcosa che non funzionava e lasciare spazio a qualcosa di nuovo e così il sorriso emerge spontaneo e quasi inatteso, come uno sconosciuto. Ora, vorresti correre ancora più forte, accelerare magari i tempi, vedere cosa c’è dopo, scoprire ancora di più ma comprendi che tutto va vissuto per il momento presente, “all’andatura” che solo tu puoi e devi dare a te e al tuo corpo per poter realizzare ciò che sta avvenendo.



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